Il ‘900 è stato un secolo che ha portato drastici cambiamenti nel mondo della pittura che, con l’introduzione prima della fotografia e poi gradualmente di cinema e televisione ha perso il ruolo di rappresentazione realistica per concentrarsi maggiormente in un’espressione introspettiva dell’animo umano. I pittori del 900 sono una generazione artistica moderna che tagliando i ponti con il passato abbandonandosi a nuove correnti come il Surrealismo, il Cubismo, l’Espressionismo e l’Astrattismo: manifestazioni di un mondo e una società che hanno ingranato una nuova marcia e si apprestano ad affrontare un futuro sempre più incline ai cambiamenti.
Surrealismo: alla scoperta del subconscio umano
Con il Surrealismo (una corrente che ha contaminato altri campi come letteratura, fotografia e poesia) è una sorta di evoluzione del dadaismo. Artisti come Joan Miró, Francis Picabia o l’eccentrico Salvador Dalí sono degni rappresentanti di un movimento che si prodiga nella ricerca di mettere su tela, carta o in rima il mondo onirico e il subconscio umano. Il Surrealismo ha il merito di aver creato nuovi metodi di espressione, ampiamente utilizzati dagli interpreti che hanno preso parte a questa rivoluzione artistica: il frottage, il grattage, il collage, l’assemblage e il dripping sono infatti pratiche che hanno preso piede proprio grazie a questo nuovo modo di intendere l’arte.
L’Espressionismo e la realtà amplificata
L’Espressionismo risulta invece essere l’esasperazione di ciò che è reale, amplificandone in maniera estrema significati, sentimenti e colori. In un certo senso, si tratta di un nuovo modo per vedere il mondo che ci circonda, che viene assimilato tramite l’occhio interiore dell’anima e non più con i nostri sensi “tradizionali”. Nato in Germania a inizio secolo, questo movimento vede tra i suoi sostenitori alcuni tra i più influenti pittori del ‘900 come il celebre Edvard Munch, Ernst Ludwig Kirchner, Egon Schiele e Oskar Kokoschka. A dispetto delle origini teutoniche, la corrente espressionista attecchisce anche nel nostro paese, regalandoci artisti come Francesco Menzio, Enrico Paulucci e Carlo Levi.
Il Cubismo: da Robert Delaunay a Pablo Picasso
L’alba dello scorso secolo ha visto anche il fiorire del Cubismo, un movimento che ha avuto l’apice della propria celebrità grazie al grande Pablo Picasso. Il Cubismo non ha una vera e propria origine, anche se per molti, il pittore Paul Cézanne è stato una sorta di precursore di questo genere pittorico che, vede una rapida ascesa nella prima metà del 900. L’evoluzione di questa corrente è tanto notevole quanto rapida: si va dalle rappresentazioni squadrate del primo periodo definito come “primitivo” sino al più raffinato e evoluto Cubismo sintetico caratterizzato da collage e forme più complesse. Oltre al già citato artista spagnolo, esponenti di primo piano di questo movimento risultano essere Georges Braque, Guillaume Apollinaire, Robert Delaunay, Marcel e Raymond Duchamp-Villon, Jacques Villon e Gino Severini.
L’Astrattismo dall’est Europa
L’Astrattismo invece vede le proprie origini nell’est europeo avendo come uno dei maggiori rappresentanti il russo Vasilij Kandinskij. L’Astrattismo è una forma d’arte che nega la realtà, concentrandosi maggiormente su sensazioni empatiche riprodotte con colori e forme che non rappresentano nulla di presente nella vita quotidiana. L’obiettivo di questa forma d’arte è proprio quello di suscitare emozioni, senza voler per forza trasmettere un messaggio di senso compiuto. Tra i numerosi esponenti di questa corrente, possiamo citare alcuni importantissimi pittori del 900 come Piet Mondrian, František Kupka, Kazimir Malevič e Paul Klee.
Il secolo appena passato è stato forse quello più ricco di cambiamenti tecnologici (e non solo) di tutta la nostra storia. L’animo umano ha metabolizzato questi cambiamenti, riproducendo e traducendo i propri sogni, speranze e paure con forme d’arte sino a quel momento assolutamente inedite e impensabili. Soprattutto all’inizio del 900, nonostante la prima guerra mondiale e la conseguente morte e distruzione, l’arte è stata spinta oltre i confini tracciati sino a quel momento, aprendo nuove frontiere per un’evoluzione artistica che si sta vivendo ancora al giorno d’oggi…