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I molteplici volti del modernariato

Nell’ultimo periodo sta prendendo sempre più prede il modernariato, ovvero una corrente riconducibile all’antiquariato che si concentra però sulla raccolta, collezione e utilizzo di mobili, elettrodomestici e oggettistica varia prodotta nel periodo di tempo che va dalla fine del secondo conflitto mondiale sino agli anni ’80. Spesso però in questo senso, con questo termine si definisce direttamente tutto l’antiquariato che riguarda il ‘900 e che quindi risulta particolarmente recente.

Mobili Modernariato

Il successo di questa moda va attribuito principalmente a due fattori: il primo legato alla componente “nostalgica” e quindi riconducibile ad un periodo che, per i nostri genitori o nonni, era caratterizzato da una forte positività (con la seconda guerra mondiale alle spalle, si visse una rinascita economica e non solo); il secondo fattore è riconducibile invece alla cura delle linee e al design molto particolare di quell’epoca, che molte persone apprezzano proprio per la particolarità e originalità che contraddistinguono questo stile.

In questo contesto occhiali, bicchieri, poster e altri piccoli oggetti sono diventati veri e propri oggetti di culto che affollano collezioni (ma anche le case!) degli appassionati del genere. In tale contesto alcune marche o brand hanno incredibilmente presa sul pubblico più al giorno d’oggi che nell’epoca stessa di produzione. Questo ragionamento viene ulteriormente amplificato se si tratta dei mobili, solitamente dall’aspetto classico (ma non troppo), lampade dalle forme sinuose tipiche degli anni ’60 oppure poltrone dalle linee classiche come la celebre Vanity Fair, un vero e proprio simbolo del modernariato.

In Italia tutto parte con Giò Ponti…

Di fatto, le radici di questa corrente affondano negli anni ’30. In quel periodo, un nuovo modo di intendere arredamenti e oggetti hanno infatti rivoluzionato il senso della parola “moda” (almeno per quanto riguarda la casa) portando l’innovazione del design direttamente nella casa del cittadino comune. Per quanto riguarda il nostro paese, una delle personalità che ha dato una notevole spinta a questa novità è stato Giò Ponti, personaggio specializzato nella realizzazione di vetrate artistiche che, svolgendo il proprio lavoro, ha avuto la brillante intuizione di integrare il vetro negli arredi interni delle abitazioni, creando dunque ceramiche, lampade, mobili e altri oggetti con un design del tutto particolare e originalissimo per l’epoca, dando involontariamente il via all’epopea del design made in Italy.

Juke-box, flipper, grammofoni: quando modernariato e arredamento si incontrano

Ma sotto il nome del modernariato vengono inclusi anche oggetti che hanno poco o nulla a che fare con l’arredamento come giocattoli di latta o legno, scarpe (soprattutto da ginnastica) nonché abiti. Talvolta però le due facce di questo “antiquariato moderno” si fondono con oggetti d’intrattenimento che, per loro natura, diventando a loro volta oggetti che possono facilmente arredare e dare un tocco vintage a un locale: stiamo parlando dei mitici juke-box, flipper, slot machine (quelle vecchio stile!), grammofoni e mangiadischi, calciobalilla, manifesti pubblicitari e le insegne luminose (soprattutto quelle in neon). Il materiale principe di questi oggetti culto è la plastica, simbolo dell’evoluzione tecnologica, della Pop Art e per i più nostalgici di un periodo carico di speranze positive che, al giorno d’oggi, risulta forse molto più lontano di quanto realmente è.

Juke Box - Modernariato

La nascita di questo settore ha donato una seconda visita a molti depositi, magazzini e soffitte che, da luoghi carichi di “cianfrusaglie”, si sono ritrovati magicamente mutati in vere e proprie miniere d’oro. In Italia (ma non solo) cominciano a diffondersi in maniera sempre più insistente mercatini specializzati e punti di ritrovo dove gli appassionati possono darsi appuntamento per dedicarsi alla compravendita. Naturalmente anche le nuove tecnologie seguono questo filone, cosicché molto materiale è facilmente reperibile, anche se forse a prezzi non convenientissimi, tramite eBay o altri siti dedicati alla vendita online.

 

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